Storia e Curiosità sulla Cappella Sistina

Storia e Curiosità sulla Cappella Sistina

volta cappella sistinaSe stai organizzando un viaggio nell’incantevole Roma, non puoi perdere la visita della Cappella Sistina, luogo dove l’arte si combina in maniera indissolubile con la fede della tradizione cristiana.

La storia della Cappella Sistina

La Cappella Sistina è molto importante per la religione cristiana, poiché in questo luogo sono stati eletti tutti i papi da Leone XIII fino a quello attuale.

E’ stata costruita dal 1477 al 1480 da Sisto IV della Rovere che ne diede il suo nome. Venne realizzata per le liturgie pontificie, dal momento che il papa non era sempre solito giungere a San Pietro per effettuare la messa religiosa.

Il piano superiore della Cappella Sistina, che oggi ospita la “collezione moderna” dei Musei Vaticani, era la residenza degli addetti alle cerimonie pontificie.

Anche nei decenni successivi la Cappella Sistina era considerata come uno dei maggiori interessi dei papi; tutti i loro interventi costituiscono le diverse sfaccettature artistiche del periodo rinascimentale.
Diamo uno sguardo agli affreschi della Cappella Sistina!

Cosa è raffigurato sulla Cappella Sistina

Le Storia della Genesi di Michelangelo

Michelangelo , autore del capolavoro che adorna la Cappella Sistina, era costretto a lavorare in condizioni fisiche non ottimali, da momento che doveva dipingere in piedi o accovacciato sulle impalcature e molto spesso doveva scendere per avere una visione d’insieme dell’opera.

Diversamente da altre cappelle, aveva deciso che per la sistina avrebbe realizzato la storia dell’umanità prima della raffigurazione dell’incarnazione di Cristo.

A partire dall’altare potrete osservare che i diversi riquadri della Genesi si snodano verso l’entrata della Cappella.

• Primo riquadro: Dio che divide la luce dall’oscurità
• Secondo riquadro: Dio è presente due volte, la prima di fonte e la seconda volta di spalle
• Terzo riquadro: La divisione delle acque dalla terra
• Quarto riquadro: il soffio vitale di Dio
• Quinto riquadro: la creazione di Eva
• Sesto riquadro: il peccato originale
• Settimo riquadro: il sacrificio di Noè
• Ottavo riquadro: il diluvio universale
• Nono riquadro: l’ebrezza di Noè

Il Giudizio Universale di Michelangelo

In 450 giorni Michelangelo realizzò sulle pareti dell’altare il Giudizio Universale con la raffigurazione di 391 figure. L’impiego fu commissionato da Paolo III, l’ultimo papa del periodo rinascimentale e il primo del Concilio di Trento. La struttura del Giudizio Universale si articola in diversi anelli.

• Nel primo anello potrete osservare San Bartolomeo e San Lorenzo ai piedi di Cristo; intorno sono raffigurati altri santi che non sono facilmente districabili.
• Nel secondo anello, noterete che la parte a sinistra è composta dalle eroine e Vergini del Vecchio Testamento, mentre a destra vi sono i beati e i confessori.
• Nella parte inferiore, invece, potrete trovare le raffigurazioni della fine dei tempi, della resurrezione dei corpi, della discesa dei dannati e dell’inferno.

Perché si chiama Cappella Sistina

Il nome Cappella Sistina deriva dal Papa che la fece costruire: Papa Sisto IV.
Papa Sisto IV era il nome da Papa di Francesco della Rovere, uomo colto e astuto, amante dei libri e dell’arte, tanto che durante il suo pontificato Roma diventa un polo d’attrazione tra i più importanti intellettuali dell’epoca.
Fu lui ad ordinare la costruzione di una cappella “magna”, opera affidata nel 1477 a Baccio Pontelli, quella che in futuro sarà famosa come la Cappella Sistina.

Quanto è grande la Cappella Sistina

Papa Sisto IV volle costruire una cappella grande come “Il tempio di Re Salomone”. Infatti le dimensioni della Cappella Sistina sono grandiose. Ecco le misure: ben 40 metri di lunghezza, più di 13 metri di larghezza e quasi 21 metri di altezza nel punto più alto della volta.

Sapevate che gli affreschi attuali non sono quelli originali?

In un primo momento sulla volta della Cappella Sistina venne dipinta una versione del cielo stellato da Pier Matteo D’Amelia. Tra le finestre furono dipinti i Papi che precedettero Sisto IV a figura intera. Sulla prete dell’altare un dipinto dell’Assunzione al cielo della Vergine Maria e sul lato opposto, scene che ritraevano momenti di vita di Mosè e del Cristo.

Tuttavia, nel 1506 papa Giulio II incaricò Michelangelo a realizzare l’opera attuale. Così, al posto dei dipinti originali, sorse il miracolo artistico che oggi tutti possiamo ammirare.

Si racconta che Michelangelo Buonarroti aveva intrapreso una collaborazione con Francesco Granacci e Jacopo D’Indaco per la realizzazione della Cappella Sistina ma, non appena apprese la tecnica, decise di farli licenziare.

Cosa rimane dei vecchi affreschi? Qualcosa c’è ancora, come i grandi riquadri con le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento e dei rispettivi protagonisti Cristo e Mosè.

L’opera finale: Il Giudizio Universale

Un altro papa, Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, succede a Giulio II e decide anche lui di entrare nella storia della Cappella Sistina. Così commissiona ancora una volta a Michelangelo Buonarroti il rinnovamento della parete dell’altare, quello che ritrae l’Assunzione della Vergine e due scene dei cicli di Mosè e Cristo. Fu così innalzata una nuova parete a ridosso di quella originale ed è qui che il genio di Michelangelo dipinse l’affresco più famoso del mondo: il Giudizio Universale.