Viaggio per bambini. Un Weekend sulle tracce di Pinocchio

Viaggio per bambini. Un Weekend sulle tracce di Pinocchio

Parco di pinocchio museoSe siete alla ricerca di un’idea di viaggio da fare con i vostri bambini, potreste scegliere di fare un bel weekend sulle tracce di Pinocchio, il famoso Burattino di legno, protagonista della celebre favola di Collodi scritta nel lontano 1911.

In Italia vi sono ben due luoghi dove potrete rivivere la storia di Pinocchio e Geppetto: il museo di Pinocchio a Collodi e Vernante, un paese dove potrete “vivere” la favola insieme ai vostri figli grazie alla presenza di tantissimi murales che ne ritraggono le scene e le illustrazioni prodotte sui libri.

Il Museo di Pinocchio a Collodi

Collodi si trova in Toscana, nella bellissima provincia di Pistoia, ed è una frazione di Pescia. E’ un borgo medievale la cui notorietà la si deve a Carlo Lorenzini, autore di Pinocchio, che firmò la storia come Carlo Collodi. E’ qui che troverete il Museo di Pinocchio, collegato all’altrettanto famoso Parco di Pinocchio.

Il Museo di Pinocchio, rappresenta un percorso ludico-culturale di vero pregio, essendo un’attrazione legata alla cultura ed alla tradizione italiana basata sulla storica favola.

Una volta entrati, sarete catapultati nella magia della storia del burattino più amato del mondo, attraverso riproduzioni pregevoli di Pinocchio e dei personaggi della favole, eseguite da diversi artisti in varie epoche storiche del novecento.

Non mancano di certo i costumi utilizzati per girare il film “Le avventure di Pinocchio”, diretto da Luigi Comencini e che vedeva Nino Manfredi nelle vesti di Geppetto e Gina Lollobrigida nei panni della fata turchina. Chi ha avuto la fortuna di vederlo, non avrà dimenticato l’interpretazione magistrale del Gatto e la Volpe da parte di Franco e Ciccio.

Pinocchio è una favola di tutti i tempi: oltre al Pinocchio di Comencini troviamo anche il film di animazione prodotto dalla Walt Disney e quello più recente che vede Roberto Benigni vestire i panni del simpatico burattino.

Tra gli oggetti di sicuro valore da apprezzare durante la visita al Museo di Pinocchio troviamo anche antiche stampe ed illustrazioni della storia.

Il Parco di Pinocchio

Il parco di Pinocchio fa parte del percorso che si intraprende quando si entra nel museo. Qui troverete diverse ambientazioni ricreate per i visitatori. Ma vi si trovano anche antiche giostrine dell’epoca in cui fu scritto il romanzo, su cui è possibile far salire i bambini.

E ancora la fata turchina e la sua casa, il teatro dei burattini di Magiafuoco, la bocca del pescecane che inghiottì Pinocchio, il Grillo Parlante, il severo carabiniere e tanti altri.

Ultimamente sono stati creati anche percorsi ludici per bambini, come quelli dedicati ai “piccoli esploratori” chiamati “Pinocchio Adventure”, oppure la possibilità di diventare protagonisti della favola con la “Pinocchio Experience”.

Il Museo di Pinocchio, con il relativo parco si trovano a Collodi in Via Pasquinelli, 6. Per info e contatti chiamare il numero 0572 429 613.

Per chi ha già visitato il Museo di Pinocchio a Collodi invece, segnaliamo il paese di Vernante, dove il tempo si è fermato all’epoca della favola.

I Murales di Vernante e Pinocchio

Vernante si trova in Piemonte, ed è un borgo antico dove tutto parla di Pinocchio e della sua favola. In tutto il paese si susseguono “Murales” dedicati alla fiaba di Pinocchio, rendendolo così un posto davvero particolare ed intriso di un’atmosfera magica ed unica.

Vernante si trova nell’alta Val Vermegnana, in Piemonte e qui è vissuto l’artista Attilio Mussino, colui che creò le illustrazioni del libro di Pinocchio, negli ultimi anni della sua vita. Fu proprio lui a decorare la sua casa con delle riproduzioni delle sue illustrazioni disegnate per la storia di Pinocchio del Collodi, ma poi via via, i murales a Vernante si estesero ad altri muri e ad altri palazzi. Passeggiando nel borgo si possono ammirare oltre 100 coloratissime vignette con scene tratte dal libro.

I Murales di Vernante su Pinocchio, danno al paese un aspetto davvero fiabesco e l’atmosfera è così suggestiva da attirare ogni anno migliaia di turisti. Esiste anche un museo dedicato all’artista in cui è esposta la prima edizione illustrata delle avventure di Pinocchio datata 1911, un libro con pagine animate del 1942 e 33 tavole illustrate pubblicate dal “Giornalino” nel 1952.

Adesso che vi abbiamo svelato dove passare un bel weekend in compagnia di Pinocchio e degli altri personaggi della favola, non vi resta che organizzare il viaggio. E per finire vi sveliamo anche 2 curiosità attorno al burattino di Collodi.

Perché si chiamava Pinocchio? E di che legno era fatto Pinocchio?

Di che legno era fatto Pinocchio?

Il materiale con cui era fatto il burattino di legno della storia scritta da Carlo Collodi anima un dibattito da molto temp. C’è chi dice che fosse fatto di legno di ciliegio, per via del nome del primo proprietario del tronco con cui fu costruito, e cioè Mastro Ciliegia.

In realtà Collodi alla domanda, rispose specificando che il legno utilizzato da Geppetto per costruire Pinocchio era il Pin

 Ma perché Pinocchio fu chiamato così?

Partendo dal fatto che il legno utilizzato fu il pino, nella favola si narra che “…Non appena dipinti gli occhi, il burattino iniziò a sgranarli e a fissare intensamente Geppetto…” Quindi Pino + Occhi = PinOcchio.