Posso annullare un viaggio per motivi di salute?
Viaggiare è una delle cose più belle da fare. Che sia per piacere o lavoro, l’emozione di vedere posti e persone nuove, è sempre molto emozionante. Anche se, soprattutto se si è costretti a prendere un volo, gli imprevisti sono dietro l’angolo. Infatti, può capitare di subire una cancellazione di un volo, uno smarrimento di un bagaglio od altro ancora. A volte però, può succedere anche un imprevisto che vi costringa a non poter partire più.
Questo, può verificarsi per un malore improvviso, vostro o di un vostro parente di primo grado. Ovviamente, va da sé che, non è contemplata una semplice febbre o cose lievi del genere per giustificare un eventuale ricorso nei confronti della compagnia aerea. Quindi, solo qualora si dovesse presentare una circostanza imprevista di una certa gravità, ci possono essere gli estremi per richiedere un risarcimento da una vacanza rovinata.
Cosa si intende per vacanza rovinata?
In termini tecnici, l’articolo 47 del Codice del Turismo, (dlgs 79/2011) definisce il danno da vacanza rovinata nel seguente modo: “Un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta, nel caso in cui, l’inadempimento non sia di scarsa importanza”.
Oltre a tale articolo, in più, vi è pure l’articolo 945 del decreto legislativo 96 del 9 Maggio 2005 che viene in soccorso del viaggiatore specificando quanto segue: “Se la partenza del viaggiatore è per cause a lui non imputabili, il contratto è risolto ed il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato.”
Sono tutelato lo stesso senza assicurazione?
Una cosa molto importante da sapere, è che, anche se all’atto del pagamento della vacanza, non si sia stipulata nessuna assicurazione, il viaggiatore, grazie a queste norme, è comunque tutelato. Quindi, anche senza assicurazione, si può ricevere il rimborso. Ovviamente, se si è pagata un’assicurazione, tanto meglio. Infatti, quando capita che un cliente non abbia stipulato nessun contratto di assicurazione della vacanza, le compagnie aeree, tendono ad omettere questo fattore, cercando di aggirare l’ostacolo di un risarcimento molto oneroso per loro.
Questo perché, la ratio di tale normativa, va a tutelare la lesione del danno subito dal viaggiatore, causato dal fatto di non poter più godere in modo pieno della sua vacanza. Recando altresì, al viaggiatore, un danno psicofisico maturato a seguito della mancata fruizione del viaggio, e quindi, della perdita totale di un’occasione di relax.
Il danno da vacanza rovinata, si distingue da quello classico di natura patrimoniale, in quanto, il danno non è solo strettamente di natura patrimoniale, ma vi sono anche delle componenti di natura psicologica da tener conto. Ovviamente, il danno da vacanza rovinata, è conclamato solo nel caso in cui, i cosiddetti fatti sopravvenuti non imputabili, riguardino il diretto interessato, oppure, persone che sono legate da un vincolo di parentela di primo grado, o unite da vincolo civile.
Quali sono i fatti sopravvenuti non imputabili?
Tali fatti, rappresentano le cause per le quali è possibile richiedere un rimborso da vacanza rovinata. Vediamoli assieme:
- Una malattia improvvisa
- Il lutto di un parente di primo grado
- Un incidente
Ovviamente, nel caso vi troviate nelle condizioni di dover richiedere un rimborso per uno dei tre fatti sopravvenuti, il tutto, dovrà essere corredato di documentazione che certifichi il fatto. Quindi, a secondo dell’imprevisto, la documentazione da esibire è la seguente:
- Certificato medico
- Denuncia del sinistro
- Attestazione del decesso
Posso avere un rimborso se annullo un viaggio per motivi di salute?
Non tutte le persone, sanno che, nel caso di problemi legati alla sfera turistica, a tutela del viaggiatore, esiste il Codice del Turismo. In particolare, l’articolo 79 ribadisce in maniera molto chiara che, qualora si verifichino cause improvvise e gravi, le quali, non rendono più possibile godere della vacanza prenotata, vi è la possibilità di cancellare la stessa, riuscendo ad ottenere anche tutta la cifra versata, se pagata anticipatamente.