Consigli di viaggio in Sardegna: un’isola tutta da scoprire

Consigli di viaggio in Sardegna: un’isola tutta da scoprire

sardegnaMolte sono le bellezze della Sardegna famose a livello internazionale come le località marine della costa nord orientale: Porto Cervo, Porto Rotondo e la famosa Costa Smeralda.
Le spiagge di quest’isola sono apprezzate a livello turistico soprattutto durante la stagione estiva da vacanzieri italiani e stranieri che vogliono soddisfare la propria voglia di mare e di sole ma, c’è anche una parte di Sardegna meno famosa ma altrettanto interessante che merita di essere esplorata.
Ecco dei suggerimenti indirizzati a chi vuole entrare in punta di piedi in un’isola tutta da scoprire.

Terra selvaggia e sincera

Tra i consigli che vogliamo darti, vogliamo evidenziare le seguenti destinazioni, suggerendoti anche uno sguardo a SardegnaBlu per approfondimenti.

  • Pattada
    Questo piccolo paesino facente parte dell’antico territorio del Logudoro è famoso per la produzione artigianale di lame. Tutto parte dalla leppa, da sempre preziosa compagna dei pastori. Con questa lama, infatti, il pastore prepara il suo mangiare così come marchia il bestiame o intaglia il legno. Anticamente il manico della leppa era realizzato con un corno di muflone mentre ai giorni d’oggi, si usa quello di montone ma la lama di acciaio è rimasta inalterata nel tempo da quando, gli spagnoli, la insegnarono ai sardi. Non è leggenda il fatto che i ‘forgeron’, ossia i fabbri specializzati nell’arte di realizzare le lame, andassero di paese in paese per proporre i loro manufatti tanto da generare la tradizione degli arrotini ambulanti. Ancor oggi a Pattada ci sono laboratori artigianali dove poter ammirare un forgeron all’opera e acquistare una leppa anche da collezione.
  • Le miniere dell’Argentiera
    Ad oltre duecento metri d’altitudine, sulla strada che collega Sassari ad Argentiera, si trova un’antica miniera dove sono state trovate testimonianze di epoca romana come i forni fusori. La miniera, oramai in disuso, è un importante esempio di quella che fu la dura vita degli abitanti della zona che erano impegnati nell’estrazione dei minerali. Interessante ammirare le suggestive architetture facenti parte di una struttura della quale, oggi, restano solamente resti scheletrici di opere minerarie.
  • Grotte e dune a Carbonia
    Un paesaggio speciale è quello che puoi trovare verso la zona di Carbonia-Iglesias, dove puoi ammirare le non turistiche Grotte di Su Mannau, nei dintorni di Fluminimaggiore. Le grotte si estendono per oltre cinque chilometri di caverne ricche di stalagmiti e stalattiti createsi con il passare dei secoli. Puoi approfittare dell’escursione per visitare la deserta spiaggia di Piscinas, costituita da significative dune dorate alte oltre cinquanta metri che si tuffano nell’azzurro mare di Arbus.
  • Un insolito paesaggio western
    Rimarrai sorpreso nello scoprire che il piccolo paesino di San Giovanni di Sinis, tra Oristano e Cabras, è stato utilizzato come location di tanti film western. Ma al di là della curiosità di riconoscere scenografie viste in pellicole di indiani e cowboy, non puoi non visitare Tharros ed ammirare i resti fenici che rendono questo, uno dei siti archeologici più interessanti del Mediterraneo. Puoi concludere l’escursione al Museo Civico dove potrai vedere le sole statue di epoca nuragica giunte fino a noi: i Giganti di Mont’e Prama, risalente al 1000 a.C.

Turistiche sì, ma non troppo

Alternative ai suggerimenti sopra elencati si rivelano essere anche:

  • il Nuraghe di Barumini, il meglio conservato di tutta la Sardegna;
  • la Gola di Su Gorroppu, un canyon tra i più profondi di tutta Europa che si apre nell’area dell’Ogliastra;
  • Orgosolo ed i suoi murales, nella profonda Barbagia, un aspetto della cultura barbaricina che rappresenta un modo nuovo di comunicare;
  • Bosa, la città dal passato Catalano che mostra un suggestivo centro storico.